Madonna del Carmine: tutto pronto per la festa. Ecco il programma

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Anche a Messina (prima sede dei Carmelitani in Europa) domani, giovedì 16 luglio, si celebrerà la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Alle 18 la solenne funzione, dopo, la processione per le vie del quartiere. E fino al 7 Agosto, nella Cappella di S. Alberto, sarà possibile visitare la mostra dei due dipinti ritornati al Carmine dopo oltre un secolo.

Dopo la novena di preparazione, iniziata lo scorso 7 luglio, entrano nel vivo, per la comunità guidata da P. Pippo Basile O. Carm., i festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, venerata nel Santuario di Messina. Giovedì 16 luglio, dalle 8 alle 11, S. Messa ogni ora. Alle 12, Supplica alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e S. Messa presiedute dal Rev. Mons. Giacinto Tavilla. Alle 18, Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Rev. Mons. Mario Di Pietro, vicario foraneo di Messina Centro. I canti liturgici verranno curati dal Coro Polifonico “Luca Marenzio”, diretto dal Maestro Carmine Daniele Lisanti.

Alle 19 uscirà il Simulacro della Madonna del Carmelo e S. Simone Stock e verrà portato in processione per le seguenti vie della Parrocchia: Via Antonio Martino, Via Pippo Romeo, Via Cesareo, via Rifugio dei poveri, piazza Francesco Lo Sardo, Via Santa Marta, Via Mamertini, Via Santa Maria del Selciato, Via Antonino Martino, Piazza Annibale Di Francia, Via Cesare Battisti, Largo Seggiola, Piazza Francesco Lo Sardo, Via Antonino Martino. Animerà la processione la Banda musicale “Giuseppe Verdi” di  Faro Superiore.

Proseguono intanto le visite, presso la Cappella dedicata a Sant’Alberto, alle riproduzioni delle due tele conservate nella Chiesa del Carmine Maggiore sino al terremoto del 1908, e oggi al Museo Regionale. Si tratta della “Madonna del Carmine fra i Santi Elia ed Eliseo” (Maestro del Trittico di Sant’Omobono, sec. XV) e di “Sant’Alberto Carmelitano, la Vergine e la SS. Trinità” (Giuseppe Crestadoro, 1782). Sarà possibile ammirarle sino al 7 Agosto, giorno della festa di Sant’Alberto, compatrono di Messina, ma figura dimenticata, nonostante a lui sia legato l’episodio ricordato dal Vascelluzzo. Il Santuario ha attivato una raccolta fondi per il restauro di questa cappella che, non appena sarà in condizioni buone, accoglierà definitivamente le due tele.

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