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Legge sul divorzio. Incontro pubblico dell’associazione Radicale “Leonardo Sciascia”

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RadicaliMessina«Sono pas­sati oltre quarant’anni dalla legge che intro­dusse il divor­zio in Ita­lia ─ ricorda Diego Saba­ti­nelli, segre­ta­rio della Lega Ita­liana per il Divor­zio Breve ─, più di venti dalla modifica che abbre­viò da cin­que a tre anni il periodo della sepa­ra­zione legale obbli­ga­to­ria per poter chie­dere il divor­zio». Rifor­mare la pro­ce­dura per otte­nere il divor­zio, un divor­zio breve, con­sen­ti­rebbe di alleg­ge­rire il carico della giu­sti­zia civile, già gra­vata e ral­len­tata da un numero inge­sti­bile di pro­cessi, in modo tale da poter con­si­de­rare la riforma del divor­zio equi­va­lente a una vera e pro­pria amnistia.

Quest’anno, per la pre­ci­sione il 12 Mag­gio 2014, saranno pas­sati esat­ta­mente quarant’anni dal refe­ren­dum del 1974 che con­fermò la legge sul divor­zio. Nello spettacolo della politica italiana attuale, nel sentirsi sospesi tra passato e futuro, l’associazione Radicale “Leonardo Sciascia” promuove un incontro pubblico per affrontare, fuori dalla “virtualità”, i rischi legati alla retorica della democrazia diretta nella palude della corruzione perpetua.

Il movi­mento per l’istituzione del divor­zio, a par­tire dalla costi­tu­zione della Lega Ita­liana per il divor­zio che ebbe tra i pro­ta­go­ni­sti il Radi­cale Marco Pan­nella, il socia­li­sta Loris For­tuna e il libe­rale Anto­nio Baslini, è la dimo­stra­zione sto­rica che «l’unione liber­ta­ria» può pro­durre risul­tati.

Il 1° dicem­bre 1970, nei pressi della Camera dei depu­tati, l’onorevole Loris For­tuna, in Piazza Mon­te­ci­to­rio e l’onorevole Anto­nio Baslini e Marco Pan­nella, in Piazza del Pan­theon, annun­cia­rono ai mani­fe­stanti che la legge sul divor­zio era stata appro­vata. Il divor­zio era diven­tato legge a tutti gli effetti. Le forze con­ser­va­trici pro­po­sero e pre­sen­ta­rono il refe­ren­dum. Il 12 e 13 mag­gio 1974 vi fu il responso delle urne che si espresse per il man­te­ni­mento del divor­zio con un’indicazione del 59,1% dei voti, con punte molto alte nelle grandi aree metro­po­li­tane. 

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