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La proposta di Rete Abile: nuova gestione rifiuti in A.r.o.

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differenziamoEconomia, ecologica ed imprenditoria. Questa la formula proposta dalla cooperativa Rete Abile nella programmazione della gestione integrata dei rifiuti. Il progetto, che sarà  presentato in tutti i comuni della provincia, è stato illustrato in anteprimaa San Filippo Del Mela. Il piano consentirà ai comuni  di applicare con una ben definita organizzazione del ciclo dei rifiuti (che contribuirà ad aumentare anche la percentuale di raccolta differenziata), la circolare dello scorso maggio, emanata dall’Assessore Regionale all’Energia, Nicolò Marino. Le linee d’indirizzo emanate dalla nuova direttiva consentono agli enti locali  di potersi costituire in A.r.o. (Area di Raccolta Ottimale), nuovo soggetto individuato dalla Regione attraverso il quale i comuni potranno gestire direttamente  il servizio  di raccolta e spazzamento.

«Gli strumenti organizzativi individuati dalla circolare – ha piegato Luca  Barresi  ingegnere ambientale della Cooperativa Rete Abile – possono dar vita ad una gestione responsabile ed efficace dei rifiuti. Siamo consapevoli che la formazione di Aree di Raccolta Ottimali e l’applicazione di piani d’Intervento, consentiranno ai comuni con forte senso di responsabilità amministrativa di contenere i costi di gestione e di proiettarsi verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali. È giunto il momento che la Sicilia si schiodi da un livello di raccolta differenziata che è tra i peggiori d’Italia. Secondo i dati del rapporto rifiuti 2010 è stata raggiunta una percentuale pari al 3,62 nell’area dell’Ato Me 2, mentre il 7 % nella città di Messina».

Pochi sanno che  il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previsti dalla normativa rappresentano un costo che pesa sui cittadini. L’inadempienza oggi è sanzionata con una maggiorazione per il  conferimento in discarica. A questa mora  si aggiungono gli esosi costi delle sanzioni applicate dall’Unione Europea, che si attestano ad un ammenda giornaliera di 250 mila euro.  Un vero e proprio salasso che peserà sulle famiglie.

«Diventa dunque  indispensabile  — ha concluso Marcello De Vincenzo, Presidente della cooperativa Rete Abile — programmare un piano d’intervento che possa abbattere quei costi derivanti da mancati adempimenti. Per  sviluppare l’ economia del territorio sarà necessario considerare i rifiuti non più uno scarto ma una risorsa. La sostenibilità ambientale ed economica della nostra provincia ha come punto di partenza i centri di raccolta e  le  isole ecologiche. Cambiare si può. Abbiamo già testato il piano d’intervento. Nella città di Messina, per esempio, abbiamo avviato  il sistema della raccolta differenziata a punti. Più ricicli più guadagni. Il cittadino riceve un buona  spesa in cambio del materiale differenziato (carta, plastica, alluminio) conferito nell’isola ecologica. Sono stati registrati dati soddisfacenti: 4.500 famiglie e oltre 7 mila tonnellate di rifiuti differenziati. Questo piano che può essere applicato in tutti i comuni della nostra provincia può contribuire a contenere  i costi della tassa sui rifiuti  a carico dei cittadini, ma soprattutto a diminuire le spese  di servizio per le  pubbliche amministrazioni. Abbiamo tutti gli strumenti, per un civile sviluppo ecosostenibile e trasformare il “problema” rifiuto in un opportunità anche economica». 

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