La moda diventa vegan, 3 sorelle messinesi creano un brand “animalfree”

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Metti insieme uno smisurato amore per gli animali e la passione per la moda e il gioco è fatto: nasce un brand di accessori,  scarpe e borse, totalmente vegan ed ecosostenibile, dalla scelta dei materiali, privi di derivati di origine animale, alla realizzazione del prodotto finito. L’idea è di tre sorelle messinesi di origini siriane, Amira, Jamila e Naife Kweder, che hanno iniziato da qui e qui in Sicilia intendono rimanere, nonostante debbano costantemente fare i conti con il soffocante apparato burocratico nazionale.

“Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: la moda è un inno alla bellezza – spiegano le tre sorelle imprenditrici –  una bellezza che non può non esprimersi nel totale rispetto del mondo nel quale viviamo, a tutela della biodiversità”.

Tutto parte dalla Sicilia e al tempo stesso ne trae ispirazione. Ma le tre imprenditrici puntano anche sull’artigianalità, nella convinzione che la riscoperta di antiche arti e mestieri, sia un valore aggiunto imprescindibile.

“Abbiamo scelto di puntare sulle realtà autoctone nell’ottica della valorizzazione e della trasmissione del nostro patrimonio culturale – sostengono Amira, Jamila e Naife –  siamo convinte che sia possibile creare bellezza ed eleganza esaltando tradizioni millenarie, grazie a un’innovazione in grado di preservare la natura. Per questa ragione che abbiamo scelto di utilizzare materiali privi di derivati animali, perché la nostra produzione vive in empatia e in armonia con l’ambiente. Il nostro obiettivo – aggiungono – è quello di far maturare una visione etica del bello, secondo la quale eleganza, qualità e tutela degli animali diventano trinomio di qualità superiore”.

Filosofia vegan, dunque, per una riduzione dell’inquinamento nelle attività di produzione: “Puntiamo a una produzione scandita da scelte consapevoli – rivendicano le neoimprenditrici –  scelte in grado di supportare un sostanziale miglioramento della qualità della vita. Pensare sostenibile significa ridurre significativamente l’impatto ambientale dalle logiche di produzione, perché ogni risorsa è unica e preziosa”.

Ma quali sono i materiali utilizzati dalle tre sorelle della moda vegan? 

Softan –  Si tratta di una microfibra approvata dalla Lav (Lega Antivivisezione) priva di sostanze tossiche, materiale solvent free e privo di Pvc. Fibra che consente una minore emissione di Co2 nell’atmosfera, grazie all’utilizzo di impianti fotovoltaici e sofisticati mezzi di depurazione delle acque. Scelta che consente di garantire maggiore attenzione nei confronti dei lavoratori in termini di qualità dell’ambiente di lavoro, salute e sicurezza.

EQ Porrellina – Rivestimento interno sintetico, ottenuto attraverso risorse naturali e rinnovabili.  Un materiale che è stato riconosciuto, per sua qualità antibatteriche e ad alta traspirabilità, da Apma (American Podiatric Medical Association) e Lav. 

Alcantara – Tra i materiali più conosciuti e apprezzati del made in Italy per le elevatissime prestazioni estetiche, tecniche e sensoriali in grado di garantire caratteristiche di idrorepellenza, inifugazione e traspirabilità.

Thunit – Materiale pressochè identico nella resa al cuoio. Il thunit possiede caratteristiche di flessibilità, trattabilità, resistenza ad abrasione e impermeabilità.Tra i pregi di questo materiale anche una riciclabilità pari al 100%.

Ma i principi dell’Ethical fashion che hanno ispirato Amila, Jamila e Naife non riguardano solo i prodotti proposti dal brand, ma anche il packaging rientra nella loro filosofia vegan: scatole e buste sono realizzate infatti utilizzando cartone prodotto con carta Fsc, mentre loghi e marchi sono animalfree e privi di solventi.

Marika Micalizzi

 

 

 

 

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