Inaugurata la villetta dedicata a Giuseppe Sinopoli

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Questa mattina si è tenuta la cerimonia di inaugurazione ufficiale, con la posa della targa toponomastica, della villetta “Giuseppe Sinopoli”, nel 15ennale della morte, lo spazio giochi di viale Torrente Trapani compreso tra via Boner e  via Garibaldi, come deliberato dalla giunta comunale dopo cinque anni dalla proposta del Consiglio della IV Circoscrizione, su impulso dell’Associazione Antonello da Messina.

L’iniziativa è promossa nel quindicinale della morte del grande musicista, avvenuta il 20 aprile del 2001,  dal Leo Club Messina Peloro, presieduta da Giulia La Spina, che ha finanziato la targa toponomastica ( e donato due cestini portarifiuti collocati nella villetta), insieme al Comune di Messina (assessorato alla Cultura e  Toponomastica, assessore Perna), alla IV Circoscrizione “Centro Storico” presieduta da Francesco Palano Quero e dall’associazione culturale “Antonello da Messina” (sede delegata Messina).

Giuseppe Sinopoli è stato uno dei massimi del Novecento, compositore e saggista, originario di Venezia, si formò da ragazzo a Messina, città del padre, tra il 1951 e il 1963, studiando presso il Seminario e iniziando i primi studi musicali, come evidenziato dagli studi di Matteo Pappalardo.

Sinopoli abitò in via Calapso (isol.445), a pochi metri dalla Villetta che da oggi porta il suo nome, dove nel dicembre 2011 è stata posta una targa artistica commemorativa, sempre con il contributo del Consiglio della IV Circoscrizione; la bacchetta del grande musicista, donata dalla moglie Silvia, si trova nel costituendo Museo delle bacchette promosso dal Conservatorio “A.Corelli” di Messina.

Sinopoli tornò più volte in città, inaugurando il 24 aprile 1985 per la riapertura del Teatro “Vittorio Emanuele” (dove dal 2011 si trova la sala “Sinopoli”),  diresse la sezione musica di TaorminArte (1988-97), sol supporto di Ninni Panzera, e soggiornò per anni a Lipari.

“Il risultato di oggi – spiega il presidente della IV Circoscrizione Francesco Palano Quero – dimostra concretamente che, nonostante tutte le difficoltà incontrate durante il percorso, gli obiettivi si possono raggiungere con l’applicazione e la costanza e, un luogo valorizzato negli anni scorsi con un’adeguata riqualificazione, assume il nome di uno dei più grandi artisti e musicisti contemporanei e, finalmente, dignità e autonomia”.

 

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