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Giornata della Memoria. All’Unime la testimonianza di un sopravvissuto alla Shoah

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È stato Paolo Cardile, un sommergibilista oggi 97enne recluso nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, a chiudere con la sua testimonianza il convegno tenutosi questa mattina all’Università di Messina per ricordare, in occasione della Giornata della Memoria, le vittime della Shoah.

Tra le mura dell’Aula Magna dell’Ateneo peloritano, la vicenda personale del sig. Cardile, insignito della medaglia d’onore in quanto cittadino italiano deportato e internato nei lager nazisti, si è intrecciata a quella di tanti altri, nel corso di una mattinata finalizzata a mantenere viva la memoria degli orrori passati e a lanciare un monito verso il futuro.

«Proprio ieri – ha ricordato il Rettore Salvatore Cuzzocrea – il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che “quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso, dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra, la storia spalanca le porte alle più immani tragedie”. Per fare in modo che ciò non accada, esorto i giovani ad apprendere dal passato per non ripeterne gli errori e da padre, prima ancora che da Rettore, chiedo loro di impegnarsi per poter essere migliori delle generazioni precedenti».

E sempre ai giovani, presenti e non, si è rivolto il Prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi: «Nei giovani ha riposto fiducia anche Primo Levi, convinto che il futuro potesse ancora essere affidato agli uomini. Sono, inoltre grata all’intera comunità di Messina e provincia che, in svariate modalità, ha dimostrato tantissima sensibilità con l’organizzazione di molte iniziative dedicate al Giorno della Memoria».

A chiudere i saluti istituzionali è stata la professoressa Giuseppa Prestipino, dirigente scolastica dell’istitutoLa Farina Basile” che ha espresso la propria soddisfazione per gli eventi organizzati in queste ore e per la presenza dei propri studenti questa mattina: «Circa 5 anni fa – ha ricordato – sono stata ad Auschwitz e, almeno una volta nella vita, consiglio a tutti di andarci per osservare coi propri occhi ciò che è stato».

Di seguito è stato proiettato un video-ricordo della Senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e autrice del libro “Fino a quando la mia stella brillerà”, da cui gli studenti del “La Farina Basile” hanno avuto modo, nei giorni precedenti al convegno, di trarre alcune letture. Terminato il video, sono intervenuti il prof. Antonino Carabellò (I.I.S. “La Farina Basile”), la prof.ssa Giovanna Costanzo (Dipartimento DICAM), la dott.ssa Lucrezia Piraino (Dottore di Ricerca) e la dott.ssa Fabiana Russo (Dottore di Ricerca).

A chiudere il cerchio è stata la testimonianza del sig. Paolo Cardile che ha raccontato del momento in cui un ufficiale tedesco gli puntò la pistola alla testa nei boschi della Foresta Nera, e altri episodi risalti al suo periodo di internamento nei campi di concentramento “Lager III B di Furstenburg” e “Lager IXC” e del suo periodo ai lavori forzati nella “Miniera Gluckaudlf di Stockhaussen”.

Ai lavori, organizzati dalla Prefettura di Messina, dall’Università degli studi di Messina (UniMe) e dall’Istituto di Istruzione Superiore “La Farina Basile” e introdotti dalla prof.ssa Paola Ricci (docente di Filosofia morale del Dipartimento di Scienze Cognitive), hanno preso parte diversi esponenti del mondo accademico, e non, della città dello Stretto.

Sono intervenuti, infatti: il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prefetto di Messina, S.E. dott.ssa Maria Carmela Librizzi, il Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo Metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Messina, dott.ssa Alessandra Calafiore, la prof.ssa Giuseppa Prestipino, Dirigente scolastico I.I.S. “La Farina Basile”.

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