«Fondi ecopass? Un’incognita!». Gioveni chiede a Croce l’entità del tesoretto

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Libero Gioveni«Per quanto tempo ancora il Commissario Croce deve continuare a mettere in… “croce” i suoi concittadini con altre misure “shock” come quella di portare a 2 euro e 50 cent. un biglietto di corsa semplice dell’Atm o di aumentare i “gratta e sosta” e le tariffe dell’acqua, ma mai rendere pubblici i preziosi proventi di un autentico “tesoretto” rappresentato dai fondi ecopass?». Questa la domanda- critica che il Consigliere della terza Circoscrizione, Libero Gioveni, rivolge all’attuale amministrazione. Gioveni dice basta alle numerose vessazioni che premono sui cittadini e chiede chiarimenti «su questa entrata economica straordinaria (i fondi ecopass) — scrive — di cui il Comune dispone ormai da tempo». «Il misterioso silenzio del Commissario sui fondi ecopass — secondo Gioveni — appare ancor più grave se si pensa e si guarda anche allo stato di assoluto degrado in cui versano molte strade cittadine diventate ormai l’incubo per ammortizzatori e copertoni delle nostre autovetture». «Risulta davvero inaccettabile e certamente paradossale il fatto — insiste il consigliere — che da un lato il Commissario Croce si preoccupi, più o meno legittimamente, di “sfornare” ancora misure economiche correttive da prelevare dalle tasche dei Messinesi, ma non sveli però agli stessi l’importo complessivo del “tesoretto” dell’ecopass e che soprattutto non lo impieghi o non tenti di farlo per migliorare le sempre più pessime condizioni delle nostre strade». Gioveni fa un elenco delle strade dissestate nel territorio della terza circoscrizione in cui figurano via Del Santo, la corsia mare-monte del viale Europa e la via Comunale Bisconte-Catarratti. Il degrado del manto stradale, però, è un problema che riguarda tutta la città, in cui le buche ormai non si contano più. «Occorre ricordare tra l’altro — prosegue l’esponente Udc — che una somma di 600.000 euro di fondi ecopass era stata quantificata alla lontana data del 18 novembre 2011 (poi impiegata nel corso dell’anno 2012 con interventi tampone in molte arterie cittadine) ed è facile immaginare, quindi, come a distanza di 1 anno e 3 mesi nelle casse di Palazzo Zanca, seppur fuori bilancio, risulterà senz’altro un’altra cospicua somma certamente superiore al milione di euro del cui impiego, però, non si sa ancora assolutamente nulla». Alla luce di ciò, Gioveni chiede al Commissario Croce di fare chiarezza sulle modalità di gestione di questi fondi.

 

 

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