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TARI. Quasi 30mila utenze fantasma a Messina: il piano per contrastare l’evasione

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A Messina l’evasione della TARI supera il 65%, i contribuenti fantasma sono circa 30mila. È questo il quadro inquietante offerto dal sindaco Cateno De Luca e dal Consiglio di Amministrazione di MessinaSerzivi Bene Comune questa mattina. Di fronte a queste cifre, Palazzo Zanca ha deciso di correre ai ripari con una serie di misure che dovrebbero portare per il 2021 ad abbassare notevolmente la tariffa sui rifiuti.

Lo studio messo a punto negli ultimi mesi incrociando le altre utenze (come luce o acqua), le iscrizioni alla Camera di Commercio locale e i diversi dati disponibili, ha permesso di individuare due tipi di evasione: quella commessa da chi non ha mai dichiarato e che quindi non risulta negli archivi del Comune; quella commessa da chi ha omesso nel corso del tempo uno o più versamenti per cifre che possono variare dalle poche migliaia di euro a numeri considerevoli.

La prima tipologia, quella dei soggetti fantasma (il 32%), è quella da cui dipende effettivamente il valore dell’imposta. In sostanza, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è utilizzato da tutti, ma il costo non è spalmato sul numero reale delle utenze perché alcuni semplicemente non ricevono la bolletta non avendo mai dichiarato. Questo dato, quindi, è quello che influisce a tutti gli effetti sull’importo dell’imposta. Il ragionamento è quello classico, esplicato dal Sindaco, del “pagare tutti per pagare meno”. In totale questa tipologia di evasori, tra utenze domestiche e non, ammonta a un totale di circa 13mila contribuenti che mancano totalmente all’appello. A oggi, il valore dell’evasione derivante dagli utenti fantasma sfiora i 15 milioni di euro l’anno.

La seconda tipologia, quella dei contribuenti che omettono di versare la TARI una, due, più volte, invece, incide sulla qualità del servizio. All’interno di questo quadro va fatta però una distinzione tra chi non paga perché materialmente non ha le risorse per farlo (e qui si parla del 10-15%) e chi, di contro, potrebbe versare i tributi ma semplicemente non lo fa. Per questa percentuale di utenti si sta elaborando un quesito che verrà sottoposto alla Corte dei Conti per permettere di saldare tramite il baratto amministrativo. Per questo tipo di evasione si è portato avanti un lavoro “a spanne” di recupero delle somme non versate.

Cosa si intende fare per contrastare la presenza degli utenti fantasma e la conseguente evasione della TARI? Individuati gli utenti che usufruiscono del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti senza pagare la TARI incrociando i dati relativi al possesso degli immobili e alle al pagamento delle altre utenze, è stato elaborato un modulo che verrà inviato nei prossimi giorni per consentire a chi non è in regola di inviare una dichiarazione spontanea. Questi dovranno pagare quanto dovuto (per tutti gli anni non ancora prescritti) e una sanzione che può essere ridotta di 1/3 se si paga entro i 60 giorni. La sanzione per omessa dichiarazione corrisponderà al 100% dell’importo evaso.

Inseriti i 30mila “nuovi” utenti, vale a dire gli utenti fantasma, nei registri del Comune consentirà di ridurre la tariffa TARI del 30% portando la bolletta ad importi simili alla media nazionale per il 2021.

Ma stamattina sono stati forniti anche alcuni dati riguardanti il servizio di raccolta dei rifiuti in Italia. Messina è la prima tra le principali città della penisola per costo pro capite del trasporto e smaltimento dei rifiuti, mentre è 18esima per la tariffa.

Qualche dato sull’evasione TARI a Messina

Questi i dati riguardanti le omesse dichiarazioni TARI elaborato alla fine dello studio avviato nell’agosto 2018 e culminato con la costituzione della banca dati.

Il numero totale di omesse dichiarazioni TARI è 29.472 per un importo pari a 14.478.324 euro, che rappresenta il 32,5 % del totale dei costi. Questo importo si riferisce ad ogni anno di imposta, quindi il recupero che dovrà essere effettuato sarà per il numero di sei anni non ancora prescritti per un totale di 86.869.944 euro. A questi importi, che andranno a credito per le tariffe dei prossimi anni, bisogna aggiungere le sanzioni e gli interessi per tutte le annualità da accertare per un totale di 22.500.000euro.

Ma vediamo, in un grafico fornito dall’amministrazione, tutti i dati condivisi questa mattina.

dati dell'evasione tari a messina

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