Edilizia, De Cola: “15mila messinesi vivono in case prive di abitabilità”

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In una città a rischio sismico e idrogeologico come Messina le normative sull’edilizia dovrebbero essere seguite scrupolosamente. Ma questo in varie occasioni non è avvenuto e 15mila messinesi vivono di fatto in case prive del certificato di abitabilità. Un dato allarmante, reso noto dall’assessore all’Edilizia Sergio De Cola.

“Diversi complessi edilizi – spiega De Cola – sono stati realizzati con piani di lottizzazione difformi. Secondo la legge il costruttore deve presentare il Piano che dev’essere successivamente approvato dagli uffici tecnici del Comune e, se tutto è in regola,  la ditta può iniziare i lavori. Al termine, il costruttore deve comunicare la chiusura del cantiere all’amministrazione che dopo alcune verifiche rilascia l’abitabilità. Ma quest’ultimo passaggio spesso non avviene e le case vengono vendute prive dell’importante certificato”.

E’ il caso del torrente Trapani dove sorgono alcuni complessi edilizi sulla carta inabitabili che da anni sono minacciati da una frana. Una situazione di pericolo già evidenziata dal Genio Civile che lo scorso novembre aveva certificato il dissesto. In particolare, un intero versante collinare del fronte alto del torrente è a rischio di frane gravissime e di colate detritiche che possono compromettere la stabilità e la sicurezza dei cittadini.

Questa mattina si è tenuta una riunione tra l’amministrazione comunale, vigili urbani, amministratori e costruttori dei condomini interessati. All’incontro ha partecipato anche il presidente della IV Circoscrizione Francesco Palano Quero. Dalla riunione è emerso che Prima che possano iniziare gli interventi di consolidamento dell’intero costone è necessario che la ditta La Residenza Immobiliare Srl presenti una variante al piano di lottizzazione originario che preveda la messa in sicurezza dell’area e degli edifici. Una volta concordata la variante con il Comune, la zona potrà essere dissequestrata dalla Magistratura. “Perseguire questa soluzione – commenta De Cola –  è nell’interesse di tutti, abbiamo tracciato una strada con l’auspicio che si possa trovare una soluzione al più presto”.

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