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Domani l’offerta del cero alla Madonna di Montalto. La storia della “Dama Bianca”

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montaltoDomani, alle 10.30, nel Santuario della Madonna di Montalto, si terrà il solenne Pontificale, in onore della protettrice speciale della città, presieduto dall’Arcivescovo, Monsignor Calogero La Piana, alla presenza di autorità religiose, civili e militari. Nel corso della cerimonia mattutina ci sarà l’atto di affidamento della Città alla Vergine di Montalto da parte del sindaco, Renato Accorinti, e sarà offerto il cero di 25 libbre, seguendo la tradizione istituita dal decreto del Senato messinese il primo marzo 1745, in ringraziamento dell’intervento della Madonna durante la peste del 1743.

Alle 12.00, dopo la posa della bandiera della città sulla statua della Regina delle Vittorie e il tradizionale “volo della colomba”, sarà scoperta e benedetta la statua di S. Giovanni Paolo II, realizzata dai Fratelli Currò, maestranze messinesi, in occasione del 25° anniversario della visita a Messina del Santo. È stata riprodotta una statua in bronzo, raffigurante il Santo Padre, di dimensioni naturali e posta nella stessa posizione che ha assunto, quando disse “Avete un panorama molto bello”.

Alle 18.00, Santa Messa presieduta dal parroco-rettore del Santuario, Don Lorenzo Campagna, cui seguirà nelle vie della Parrocchia la processione della venerata immagine della Madonna, e al rientro la corale del Santuario “S. Maria di Montalto” offrirà un concerto di canti mariani della tradizione in onore alla S. Vergine.

L’intervento della Madonna di Montalto – apparsa come una “Dama Bianca” – valse a salvare la città dall’assedio dei Saraceni e degli Angioini durante la guerra del Vespro del 1282. La notizia della prodigiosa apparizione della “colomba” sulla Caperrina, è stata trasmessa da una pia tradizione. “Fra Nicola”, un eremita del Terzo Ordine di San Domenico, che viveva in una cella al Colle, aveva avuto una visione nel giugno del 1294, la Madonna, che era stata vista sulle mura della città in difesa dei messinesi durante l’assedio angioino, che gli ordinò di convocare i Maggiorenti della città, perché si trovassero a mezzogiorno sulla spianata della Caperrina per indicare loro il sito dove i messinesi avrebbero dovuto costruire una chiesa, a Lei dedicata, con il titolo di Santa Maria dell’Alto. Non fu difficile per il frate convincere il vescovo, il Senato della città, il clero ed i cittadini, i quali, all’ora fissata, videro apparire sulla spianata del Colle della Caperrina una “bianca colomba” che, volando lentamente, designò il luogo per la costruzione della chiesa. La regina Costanza, informata, venne in corteo a porre la prima pietra. In meno di un anno il Santuario era, nelle linee essenziali, ultimato ed aperto al culto. Il 9 gennaio 1295 il Senato aveva affidato in custodia il Santuario alle Monache Cistercensi, perché lo tenessero e lo possedessero per parte ed a nome dell’Università.

Il 31 ottobre 1302, il Notaio Gavido De Perpetto stipulò il contratto di donazione irrevocabile a Suor Giovanna, abadessa del Monastero del Santuario, con tutti i diritti e pertinenze. Dal 1612, per iniziativa dell’abadessa Suor Flavia Merullo, fu scelto il 12 giugno per la Festa, detta “della Colomba” per il “segno” promesso dalla Bianca Signora che chiese la costruzione del Santuario. Date memorabili rimangono la Vittoria di Lepanto, perché in Montalto si salì a pregare e si ritornò a ringraziare la Beata Vergine; la cessazione della peste del 1743, dopo le accorate preghiere qui elevate alla Vergine; la ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 1908, per la Baracca-Santuario regalata da S. Pio X quale “segno “propiziatorio” posto per la corale preghiera dei messinesi con Maria alla Divina Provvidenza. Il colle della Caperrina è diventato il centro della devozione mariana più importante per Messina e Diocesi. Lo storico orologio del Campanile del Duomo rievoca il prodigioso evento, con una raffigurazione nella terza finestra (dal basso) nella quale, dalla roccia, sorge la chiesa di Montalto.

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