Discariche abusive. Cacciotto: “Unica soluzione la repressione”

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Discariche a cielo aperto ormai da tempo fanno da “cornice” a molte strade cittadine. A denunciare l’emergenza e a proporre una soluzione è Alessandro Cacciotto, consigliere della Terza circoscrizione.

“Le periferie, i villaggi, convivono ormai da tanti anni con il fenomeno delle discariche abusive – scrive il Consigliere −. Suppellettili di ogni genere, materiale di risulta, lastre di eternit, sono ormai un vero e proprio ornamento di tante strade, soprattutto periferiche. Eppure, ad esempio, per quel che concerne i suppellettili Messinambiente assicura un efficiente servizio di raccolta a titolo gratuito direttamente al domicilio”.

“Purtroppo è un malcostume – precisa Cacciotto − che regna praticamente incontrastato e con il quale bisogna assolutamente combattere l’assuefazione”.

“Ad esempio, tanto per rimanere in ambito Terza Circoscrizione – spiega −, il Villaggio di Bisconte è un vero e proprio bollettino di guerra. Dalle discariche che spesso si trovano davanti l’ex Polveriera, si va alla via Nocera sempre a Bisconte (per intenderci proprio sotto il campo di calcio), passando per Via Caltanissetta. Senza dimenticare la via Comunale di Camaro, sotto il ponte autostradale, il parcheggio Palmara di via del Santo. Sono alcune tra le zone che normalmente vivono il fenomeno delle discariche abusive ma la situazione è estesa all’intera città”.

“L’unico modo per arginare il fenomeno è quello repressivo – sottolinea Alessandro Cacciotto −. Messina deve necessariamente seguire l’esempio di tanti altri Comuni che per stanare delle vere e proprie barbarie ecologiche, hanno previsto l’utilizzo di telecamere. Ebbene si: affidare ad un “occhio” elettronico, il monitoraggio delle zone frequentemente colpite dalle discariche abusive”.

“Singolare, forse eccessivo – prosegue −, il caso di Spineda, un piccolo comune della provincia di Cremona, di sole 600 anime, dove l’Amministrazione Comunale ha collocato ben 10 telecamere. Praticamente una per ogni 60 abitanti (forse un po’ troppo). La spesa: soli 16.500 euro di cui metà finanziati dalla Regione. A Monterotondo in provincia di Roma, il Comune ed il Corpo Forestale hanno stilato un accordo per l’installazione di videocamere di sorveglianza; a Canicattì, nella vicina Agrigento, sono state acquistate telecamere cosi come a Sanremo, sedici”.

“Insomma tantissimi esempi di come tante città stanno cercando di combattere e vincere il fenomeno delle discariche abusive – dichiara il Consigliere −. Un occhio elettronico che h 24 filmerebbe le gesta di veri e propri sciacalli ambientali”.

“Forse ci si dimentica che il nostro legislatore – continua −, appena pochi giorni fa, esattamente il 22 maggio 2015, ha introdotto nel sistema normativo la c.d. legge sugli ecoreati (Legge 68/2015). Le pene sono sia pecuniarie che detentive; si va dall’omessa bonifica all’inquinamento ambientale, passando per l’abbandono di materiale radioattivo.

“Pertanto – conclude Alessandro Cacciotto −, sarebbe fondamentale che, previa mappatura delle discariche abusive in città, l’Amministrazione Comunale provvedesse ad installare delle telecamere, il cui controllo dovrebbe poi spettare al Comando di Polizia Municipale”.

 

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