Innocenti Crisafulli Tirrenoambiente

Discarica chiusa, Innocenti: “Il provvedimento è confermato”. Il Piano di rientro riceve l’ok dai revisori. Il Pdl contesta

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Innocenti Crisafulli TirrenoambienteSi sono presentati a metà mattinata al Comune gli amministratori della Tirrenoambiente Pino Innocenti e Antonello Crisafulli. Ma i rappresentanti della giunta erano in prefettura per il primo vertice dopo la chiusura, all’aba di oggi, della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Ne seguirà un altro nel pomeriggio. Così dopo circa un’ora e mezza di anticamera i due sono andati via mentre a Palazzo Zanca entrava il vicesindaco Guido Signorino e il Capo di Gabinetto Silvana Mondello. Uno sguardo, un saluto e strade “divise” mentre Messina non può più smaltire i rifiuti a Mazzarrà Sant’Andrea. Innocenti è fermo sulla decisione: “Non ritireremo il provvedimento, chiediamo attenzione, il problema ha un duplice aspetto: da un lato i canoni del 2013 di 800, 900mila euro al mese e ancora non ne abbiamo ricevuto uno, l’altro riguarda i debiti pregressi con Ato3 e Comune e si parla del Fondo di rotazione regionale; la Tirrenoambiente non può più attendere”. Anche Innocenti e Crisafulli prenderanno parte nel pomeriggio all’incontro in prefettura, quello probabilmente “decisivo” per risolvere l’emergenza che da domani potrebbe già vedersi tra le strade del capoluogo. Innocenti ha sottolineato che dall’agosto scorso, dalle dimissioni del sindaco Buzzanca passando per il commissariamento Croce e l’elezione di Accorinti poco o nulla è cambiato per le risposte richieste dalla Tirrenoambiente e per questo la società che gestisce la discarica di Mazzarrà ha assunto la drastica decisione di tenere fuori, stanotte, gli autocompattatori della MessinAmbiente. Il credito della Tirrenoambiente è di oltre 20 milioni di euro. L’altro problema è politico.

La delibera del Piano di rientro del debito tra Comune e Ato3, che poi dovrebbe girare i fondi alla Tirrenoambiente, ha ricevuto il parere favorevole dai revisori dei conti – come spiegato dalla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile – ma fino alla tarda mattinata il provvedimento non era ancora giunto nel suo ufficio. “Non credo – ha detto la Barrile – che devo andare a prendere io la delibera alla segreteria generale, se l’amministrazione comunale la ritiene urgente che si muovano loro, nessuno mi ha chiamato nè interpellato”. La Barrile è stata convocata dal prefetto Trotta per un incontro all’ora di pranzo.

A Palazzo Zanca i consiglieri comunali del Pdl si attendevano l’avvio delle procedure di controllo alla delibera: “E’ un atto grave la chiusura della discarica di Mazzarrà – ha dichiarato il capogruppo Pdl Pippo Trischitta – visto il carattere d’urgenza l’amministrazione poteva muoversi e invece ha perso tempo, il sindaco Accorinti anziché andare a Niscemi poteva occuparsi prima di questa emergenza, qui ci sono colpevoli ritardi, noi consiglieri del Pdl siamo tutti qui in attesa di consultare gli atti”. @Acaffo

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