Da sabato 4 luglio è corsa agli sconti. I negozianti sperano di far cassa

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Mancano solo due giorni ai saldi, solo 48 ore per poter acquistare quell’abito visto in vetrina e tenuto sott’occhio per un’intera stagione.

I negozianti, speranzosi, attendono con ansia  sabato mattina per tentare di dare una scossa alle vendite.

Molti punti vendita hanno anticipato di qualche giorno l’inizio degli sconti, e, intervistati, affermano: “Finalmente qualcosa sembra muoversi, speriamo che la situazione migliori”.

Anche le grandi firme verranno scontate, sin dal primo giorno, con una percentuale che arriva anche al 50%. “Dopo un inverno economicamente duro, puntiamo tutto nei saldi”, dichiarano alcuni commercianti, “guadagneremo poco più di quanto investito, ma è sempre meglio di niente”, proseguono altri.

Quest’anno parecchie attività hanno dovuto abbassare la saracinesca e i superstiti si “aggrappano” adesso ai saldi per poter proseguire il lavoro.

Verificare i prezzi prima dell’avvio delle promozioni; diffidare degli sconti eccessivi; conservare sempre gli scontrini. Sono questi alcuni dei consigli di Federconsumatori e Adusbef in vista dei saldi.

Queste le regole delle associazione dei consumatori per non incappare in truffe o false promozioni:

1. Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comprare, solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza.

2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi, confrontare i prezzi.

3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti che reclamizzano sconti eccessivi, superiori al 60%.

4. I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione ma non di quelle passate. “fondi”di magazzino non possono essere mescolati con i prodotti in saldo.

5. Occhio al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.

6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, diffidate, comunque, di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare.

7. I commercianti in possesso del Pos hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat.

8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Servirà in caso di merce fallata o non ‘conforme’, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.

9. Le truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.

10. Stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti, per non eccedere con le spese.

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