Foto del prototipo di Valchiria, progettato e realizzato da Walter Castrogiovanni

Dalla tesi al brevetto. Da Lipari arriva la moto del futuro

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Una tesi che diventa progetto di lavoro. Questo quanto sembra stia accadendo a Walter Castrogiovanni, originario di Lipari laureato con lode in Disegno industriale all’Università di Palermo, che ha richiesto il brevetto della moto “pluri-configurabile” da lui ideata.

La scintilla di questo progetto è stata la realizzazione del prototipo “Valchiria”, mezzo a due ruote progettato e realizzato dal giovane messinese per la sua tesi di laurea.

La particolarità, e quindi la potenzialità dell’innovativo veicolo, sembra risiedere nella facilità con cui è possibile cambiarne l’assetto, grazie proprio alla sua natura “pluri-configurabile”.

Progetto 3D della moto Valchiria
Progetto 3D della moto Valchiria

Il fulcro di questa innovazione starebbe nella sospensione anteriore che, avendo uno schema a parallelogramma, consente di variare parametri essenziali del veicolo a due ruote e quindi di realizzare – partendo da un unico telaio e un’unica sospensione – più tipologie di moto.

Un’innovazione che potrebbe modificare i processi produttivi delle case motociclistiche abbattendo costi di investimento legati alla realizzazione di nuovi veicoli.

Poco più di un anno fa Walter Castrogiovanni raccontava alle pagine di Motoblog di quello che – allora – era solo un progetto di tesi: «La moto non è omologata per l’utilizzo su strada, è un prototipo e tale resterà».

Ma l’idea applicata nel prototipo “Valchiria” potrebbe diventare un prodotto reale grazie al supporto dell’imprenditore siracusano Giovanni Gallo che crede nelle potenzialità della moto “pluriconfigurabile” e ha presentato, insieme a Walter Castrogiovanni, la richiesta di brevetto.

Per variare in modo efficace l’assetto e la tipologia di una moto occorrerebbe comunque modificare anche la sospensione posteriore, la collocazione del motore e le plastiche ma, a prima vista, l’idea del giovane di Lipari potrebbe consentire di realizzare più moto partendo da una base comune.

La “moto pluriconfigurabile” è il secondo ambizioso progetto, in materia di veicoli a due ruote, nato nella provincia di Messina. A questo prodotto innovativo “made in Lipari” si aggiunge il progetto “SIC – Stretto in Carena” che vuole progettare una moto per il GP (moto3) di Spagna del 2020.

Ecco il video pubblicato da Castrogiovanni che mostra il lavoro di tesi realizzato per il prototipo “Valchiria”, scintilla della richiesta di brevetto per la moto pluriconfigurabile.

Le foto provengono dal profilo di Walter Castrogiovanni

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