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Crisi idrica al Quartiere Lombardo, Interdonato:”La soluzione c’è, ma nessuno fa niente”

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Siamo alle solite. I problemi legati alla carenza idrica a Messina sembrano non finire mai. Sono alcune zone della città a risentire maggiormente della penuria d’acqua corrente, in particolare il Quartiere Lombardo, tra viale Europa e Villa Dante. la spiegazione è semplice: l’area in questione è collegata al Pozzo Mangialupi, distante diversi chilometri e coincide tra l’altro con l’ultimo tratto della condotta di collegamento.

Per questa ragione risulta il quartiere meno servito, come i residenti purtroppo hanno avuto modo di appurare nel corso della crisi idrica di due anni fa, che ha messo in ginocchio tutta la città, ma che ha penalizzato oltre modo questa zona.

Anche oggi che la crisi è passata, nelle case del Quartiere Lombardo l’acqua scarseggia, come le segnalazioni dei cittadini e il consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato confermano: “Pressochè tutti i giorni- afferma Interdonato– i cittadini residenti sono costretti a fare i conti con l’esiguità dell’acqua corrente già a partire dalle ore mattutine in cui l’acqua in teoria dovrebbe esserci e riempire serbatoi e contenitori vari per consentire l’utilizzo anche nel pomeriggio e di sera”. 

E l’estate è alle porte, con tutti i problemi connessi: “Sembra chiaro – dice  Interdonato–  che la problematica acqua nel Quartiere Lombardo sia destinata a proseguire per chissà quanto tempo e che anche la prossima estate  vedrà i residenti di questo territorio soffrire i noti patemi legati allo scarso approvvigionamento idrico di questa porzione di territorio cittadino”.

Ma in realtà, per risolvere il problema del Quartiere Lombardo, una soluzione si era trovata, ed il presidente dell’Amam Leonardo Termini, nel corso di una seduta consiliare convocata ad hoc a fine 2016, si era impegnato a perseguirla. Si trattava di realizzare una condotta di collegamento con il Pozzo D’Arrigo, situato nei pressi dell’ospedale Piemonte e dunque più vicino rispetto al Mangialupi. L’impegno è stato preso, insomma, ma di interventi concreti nemmeno l’ombra.

 

La speranza, soprattutto in questi casi, è l’ultima a morire. Giovedì prossimo infatti, l’ingegnere Cipollini, da qualche mese direttore generale dell’Amam, parteciperà ad un’altra seduta del Consiglio della Terza Circoscrizione in cui tra i vari argomenti si potrebbe fare il punto della situazione per capire se l’ipotesi progettuale della realizzazione di una condotta di collegamento con il vicino Pozzo D’Arrigo possa prendere corpo e con quali tempi e modalità.

Mesi fa, incalzato sulla questione – rileva Interdonato –  il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, era sembrato sicuro della fattibilità dell’opera reputandola efficace ed anche piuttosto sostenibile sul piano economico. Ma da quell’annuncio risolutivo sono trascorsi quasi sei mesi non si è a conoscenza della sussistenza di alcun progetto da parte dei tecnici.Ci auguriamo che il Direttore Generale si presenti alla Terza Circoscrizione ben preparato sull’argomento e risulti più convincente del suo Presidente, magari fornito di qualche elaborato progettuale.Non mi pare che ad oggi l’Amam abbia trattato la questione come un problema veramente importante. E lo stesso dicasi- conclude il Consigliere- per il Sindaco e l’assessore competente, Sergio De Cola, da parte del quale non risultano azioni di indirizzo sulla società partecipata al fine di giungere ad una reale soluzione del problema”.

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