Foto di un treno fermo alla stazione - Continuità territoriale

CoopService, assunti 29 operatori per l’assistenza alle persone disabili

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Assunti, dopo la protesta dei lavoratori, 9 siciliani e 20 calabresi in CoopService, l’impresa subentrante nell’appalto ferroviario per l’assistenza alle P.R.M. (Persone a Ridotta Mobilità), diretta dalla Sala Blu di Rete Ferroviaria Italiana.

Aggiudicatasi l’appalto, la ditta subentrante aveva deciso inizialmente di far svolgere il servizio di assistenza al proprio personale, privo dell’esperienza necessaria al supporto dell’utenza P.R.M. Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, i lavoratori siciliani e calabresi, coordinandosi tramite WhatsApp, hanno dato il via alla protesta, al fine di garantire l’assunzione dei dipendenti, prevista nel CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro) di riferimento in caso di cambio appalto. I manifestanti hanno quindi preso possesso dei mezzi di produzione per svolgere gratuitamente l’assistenza alla clientela P.R.M., con difficoltà a muoversi all’interno delle stazioni e sui convogli, sfruttando così la professionalità maturata nel corso degli anni.

Nel contempo, l’ORSA (Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base) è intervenuta presso la committente Rete Ferroviaria Italiana chiedendo i rispetto dell’articolo 16 del CCNL che, in caso di cambio gestione, prevede la totale assunzione del personale proveniente dalla ditta uscente.

Questa mattina, venerdì 3 novembre, è stata ufficializzata l’assunzione di tutti i lavoratori. Ma la vertenza sembrerebbe essere ancora lontana dalla conclusione, poiché la Coopservice ha, sì, assunto i lavoratori, ma con un contratto a tempo determinato, contravvenendo alle norme contrattuali, che prevedono invece il mantenimento del contratto a tempo indeterminato e dei livelli salariali. Risultato, questo, che sembrerebbe essere scaturito da incomprensioni nel passaggio di testimone fra l’impresa uscente “Coopserfer Calabria” e la subentrante “CoopService” di Reggio Emilia che, in attesa di fare chiarezza, ha optato per il contratto a tempo determinato.

L’ORSA, dopo aver contattato RFI e la CoopService, ha annunciato che: «Se entro la fine del corrente mese di novembre i contratti non saranno trasformati a tempo indeterminato con l’applicazione del CCNL delle attività ferroviarie e il mantenimento dei livelli salariali, ripartirà la mobilitazione dei lavoratori e saranno posti in essere tutti gli strumenti sindacali e legali per il rispetto dei diritti e la tutela dei livelli occupazionali».

(594)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ma quanti miracoli fanno le elezioni, e quelli che da mesi protestano a piazza cairoli perchè non vengono sistemati, che hanno stracciato le tessere elettorali ? (forse dovrebbero farlo)

error: Contenuto protetto.