“Consenso informato”: un progetto per migliorare la comunicazione medico-paziente

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Utilizzare il consenso informato in modo appropriato e sviluppare una comunicazione medico paziente efficace. È questo l’obiettivo principale che l’Asp di Messina, in sinergia con il comitato consultivo aziendale, sta portando avanti con il progetto “Consenso Informato: Alleanza per la salute”. Nei giorni scorsi l’aula convegni della cittadella della salute (ex Mandalari) ha ospitato un incontro con i referenti dell’area medica, chirurgica e dei servizi dei presidi ospedalieri, presenti in tutta la provincia. Una giornata, promossa con il supporto dell’unità di formazione dell’azienda, per intraprendere un percorso di revisione di tutti i consensi informati. L’intento è quello di favorire un uso appropriato sia della lettura dell’informativa, che dell’autorizzazione a sottoporsi alle procedure.

“Occorre superare – ha ribadito il direttore sanitario dell’Asp di Messina, Domenico Sindoni – la dimensione del consenso informato come mero atto burocratico e dovere previsto dalla legge, ma diventi, invece, il momento in cui il medico fornisce al paziente un’informazione precisa, trasparente e puntuale”.

“Accanto all’aspetto puramente informativo, anche la qualità della comunicazione ha la sua importanza – come sottolineato da Nina Santisi, psicologa –  affinché possa scaturire una maggiore e reciproca collaborazione in grado di rispondere alle molte  domande che spesso si manifestano nel momento di sottoporsi ad una procedura clinica”.

“È stato proprio questo particolare aspetto il principio ispiratore di questo progetto – ha sottolineato Andrea Cucinotta, presidente del Comitato Consultivo Aziendale – la necessità di immaginare un percorso nel quale  il paziente, consapevolmente informato, è  al centro della prestazione sanitaria ed esprime una sua libera scelta, come – riveste una importanza fondamentale –  la capacità del medico, di informare e comunicare con serenità, professionalità, tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico”.

L’evento promosso rientra in un più ampio percorso di umanizzazione delle cure che sia l’Azienda che il Comitato Consultivo Aziendale intendono valorizzare.

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