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Chiesto a Crocetta tavolo tecnico per salvare la Centrale di San Filippo del Mela

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edipowerI segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, il presidente di Confindustria e il sindaco di San Filippo del Mela chiedono unitariamente al Presidente Rosario Crocetta di convocare urgentemente un tavolo per definire l’accordo di programma per la Centrale Termoelettrica Edipower/A2A  di San Filippo del Mela. La Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela — evidenziano — «vive tutti gli handicap degli impianti termoelettrici e risente del calo di consumi dovuti alla crisi», inoltre, gli scriventi temono che con il completamento dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, la struttura potrebbe non essere più indispensabile. Una sua eventuale chiusura, però, porterebbe alla perdita di centinaia di posti di lavoro e inciderebbe negativamente sull’economia di «un’area già a rischio sociale come quella industriale di Milazzo».

Ecco il testo:

«Da mesi siamo impegnati in una difficile vertenza per scongiurare la chiusura della Centrale Termoelettrica Edipower /A2A di San Filippo del Mela. Il sito è ritenuto indispensabile dal gestore della rete per l’anno in corso ma il fermo di due dei sei gruppi di produzione e le oggettive condizioni del mercato, così come l’imminente completamento dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, fanno logicamente temere il peggio. La proprietà non ha ancora esitato un piano industriale ma ha ufficialmente avanzato una proposta, l’unica ad oggi, che consentirebbe il mantenimento e addirittura il rilancio della centrale. L’ipotesi in sostanza sarebbe quella di utilizzare tre dei quattro gruppi rimasti a “riserva fredda” e di sperimentare sul quarto gruppo un carburante di nuova generazione (Css), ricavato da una parte della raccolta differenziata dei rifiuti. Stabilire quanto e come debba produrre una centrale termoelettrica sono questioni che vanno ben aldilà del confronto tra sindacato, ente locale  ed azienda, e le implicite ricadute occupazionali che ha nell’area quel sito, come pure le necessarie verifiche ed autorizzazioni, ci hanno spinto a chiedere l’attivazione presso la prefettura di Messina di un tavolo di confronto permanente tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Nell’incontro dello scorso 28 aprile Edipower/ A2A,  alla presenza dei tecnici indicati dai tre assessorati regionali competenti , ha ribadito la propria soluzione ed ha proposto la stesura di un accordo di programma tra azienda, sindacati, regione e comuni interessati che definisca gli impegni delle varie parti nella verifica e nella realizzazione del progetto. L’accordo mira dunque ad evitare intoppi indicando, a seconda dei rispettivi ruoli, i compiti che ogni soggetto è chiamato ad assolvere per giungere ad una positiva conclusione della vertenza. Nello stesso, oltre l’indispensabile scambio di informazioni e le necessarie verifiche affidate ai tecnici, vanno individuate le volontà, gli obiettivi , i tempi,  le tutele per le centinaia di lavoratori diretti e dell’indotto, e anche le opportunità per l’imprenditoria e l’occupazione locale. La prima fase di sperimentazione del Css si concluderà a luglio e, visti i tempi strettissimi in cui si è costretti ad operare, considerando anche l’imminente  scadenza dei contratti di appalto delle ditte esterne, è necessario che per quella data l’accordo di programma sia già stato definito, restituendo così serenità ai lavoratori e alle loro famiglie.

Chiediamo pertanto l’urgente convocazione di un tavolo di merito alla Presidenza della Regione tra azienda, sindacati e istituzioni regionali e locali».

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