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Camera di Commercio. Picciotto: “Domani vado in Procura. La magistratura dovrà accertare responsabilità o omissioni”

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camera di commercio bellaUna convocazione che fa rumore, quella decisa stamane dal commissario della Camera di Commercio, Franco De Francesco. Dopo la reazione di Massimo Finocchiaro, del Megafono, arriva, impetuosa, quella del presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, che scrive: “Confcommercio Messina non parteciperà all’incontro convocato dal commissario ad acta, Franco De Francesco, per domani pomeriggio. Premesso che la legittimazione al compimento di una decisione di natura politica, come l’accorpamento ad altre Camere di Commercio, non può essere demandata né ad un commissario ad acta, né alle rappresentanze sindacali, Confcommercio Messina diffida ulteriormente De Francesco dal porre in essere atti che contrastino con quanto stabilito da una sentenza del Tar di Catania. Comunico, inoltre, sin da ora che domani mattina mi presenterò, con altri rappresentanti delle associazioni datoriali, alla Procura di Messina, accompagnato dall’avv. Nunzio Rosso. La magistratura- continua il presidente di Confcommercio – dovrà accertare se attorno alla vicende della Camera di Commercio vi siano delle responsabilità o se siano state compiute delle omissioni, da quando l’assessorato alle Attività produttive, ha comunicato alle associazioni datoriali, con apposito decreto, l’insediamento del Consiglio camerale. Confcommercio ritiene sia giunto il tempo di fare chiarezza di fronte alla pervicacia dell’assessorato regionale, retto da Linda Vancheri, che ha annullato le procedure con un nuovo decreto già viziato, che non tiene conto, come detto, di una sentenza del Tar. Infine- conclude Picciotto – il governatore Rosario Crocetta faccia sentire la sua voce rispetto al caso Messina, mettendo in pratica quanto affermato in occasione delle sue recenti visite a Messina”.

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