bus elettrici della ditta BYD Europe

Messina. Bus elettrici e colonnine di ricarica: come stanno davvero le cose

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bus elettrici, il cui arrivo è previsto per il prossimo ottobre, non sono ancora approdati a Messina, ma sembra stiano già generando un po’ di confusione sia per quel che riguarda i numeri, che le spese e gli “accessori”.

È di ieri, infatti, la notizia condivisa sulla pagina Facebook del Sindaco secondo cui «arrivano 16 bus elettrici, ma non è stata prevista la colonna per ricaricarli». Come avevamo già precisato ieri, in realtà i veicoli in arrivo sarebbero 13 non 16, almeno secondo quanto previsto dal bando di gara pubblicato nel corso dell’amministrazione Accorinti.

Per quel che riguarda, invece, le “colonnine”, ovvero le “stazioni di ricarica rapida”, ne sono previste 2. La fornitura di tali stazioni di ricarica, incluse nel bando da 5 milioni e 189mila euro (non 8 milioni come da dichiarazioni del primo cittadino), è confermata dallo stesso sindaco De Luca che, stamattina, sempre sulla sua pagina Facebook, è ritornato sulle affermazioni di ieri e rettificato le dichiarazioni, specificando la giusta quantità di veicoli in arrivo e la presenza delle “colonnine”. A seguito di un incontro richiesto oggi dall’ingegnere Pizzino, dirigente del Dipartimento Mobilità Urbana, in realtà ciò che manca sarebbe il relativo impianto elettrico di alimentazione.

Mancanza che, secondo quanto riportato oggi dal primo cittadino e dall’ing. Pizzino, verrebbe a costare tra i 700 e gli 800 mila euro. Per quel riguarda il reperimento delle risorse finanziarie, specifica De Luca: «Sarà necessario individuare immediatamente la parte di finanziamento occorrente, e la probabile soluzione è la programmazione del POC Metro 2014/2020 Ambito 1 (Piano Operativo Complementare al PON Metro, ndr)».

La dura replica dei sindacati

Nelle scorse ore, inoltre, i sindacati hanno espresso la propria perplessità sulle affermazioni del Sindaco in merito alla faccenda, e hanno parlato di un “finto mistero delle colonnine scomparse”: «In poche righe – hanno commentato Filt Cgil, Fiti cisl, Uiltrasporti facendo riferimento al post pubblicato ieri su Facebook – una serie di errori che non possiamo accettare da un primo cittadino che sembra essere intenzionato a delegittimare continuamente ATM per colpire la vecchia governance».

Le OO.SS. mettono in dubbio, inoltre, anche la spesa da 800mila euro per la realizzazione dell’impianto elettrico utile ad “accogliere” le stazioni di ricarica dei bus elettrici e con una dura replica ribattono al Sindaco che “la campagna elettorale è finita ed è tempo di amministrare”.

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