“Burocrazia blocca i progetti che bloccano l’edilizia che blocca il lavoro che a Messina morì”. Sintesi del convegno Ance

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Troppi ritardi nella esecutività dei progetti bloccano l’edilizia, da qui, cantieri fermi, niente occupazioni, l’impasse di tutto l’indotto che ruota attorno al settore costruzioni, risultato: una città che muore.

E’  venuto fuori ieri dal convegno dibattito svoltosi al Palacultura, su iniziativa delle organizzazioni imprenditoriali provinciali dell’edilizia del comparto industria (ANCE) e degli artigiani (CNA,CLAAI, SADACASA).

Tra le soluzioni in programma per liberare dalle ‘ganasce’ burocratiche la macchina dell’edilizia, quella di formare una rete composta da associazioni imprenditoriali, ordini professionali ed enti locali, con la stretta collaborazione degli uffici regionali, per verificare l’esecutività dei progetti già ammessi a finanziamento.

La mancanza di progetti esecutivi non dipende solo da una scarsa competenza degli uffici tecnici negli enti pubblici destinatari dell’intervento, ma entrano in gioco una serie di problematiche connesse alle norme legislative in continua evoluzione e modificate troppo spesso nel corso degli ultimi 25 anni, che costringono i tecnici comunali o degli altri rami dell’amministrazione locale a rincorrere le nuove procedure, senza poter davvero rinnovare il proprio parco progetti e renderlo coerente con tutti i passaggi richiesti dalle leggi per arrivare al timbro “esecutivo”, che apre la porta all’emissione del decreto di finanziamento ed all’avvio dei cantieri.

E allo stop alla progettazione e le costruzioni imposto da leggi mutevoli e lungaggini burocratiche, l’ingegnere Donato Carlea, provveditore alle Opere Pubbliche di Sicilia e Calabria, ha aggiunto anche che: ” in tale processo farraginoso si annida la corruzione”.

Mi chiedo – ha detto Carleo – ma nessuno si accorgeva che gli appalti, ad esempio nei G7 organizzati negli anni passati, andavano sempre agli stessi? Infine vorrei dire, sperando di non essere frainteso, che occorre investire nei terremoti, cioè intervenire, prima che avvengano i tragici eventi, su sicurezza e prevenzione”.

L’assessore Guido Signorino, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Messina, ha posto l’accento sulle scelte politiche che hanno indirizzato gli interventi della Giunta Comunale nell’ambito degli strumenti di programmazione, mettendo in evidenza che, nel prossimo triennio, potranno essere cantierabili opere per circa 250 milioni di euro. Ha poi sottolineato che attenzione particolare è stata riservata alla tutela dal rischio idrogeologico e dell’ambiente, oltre che al recupero del patrimonio immobiliare in chiave antisismica e ambientale.
Signorino, riconoscendo le criticità nelle progettazioni, ha affermato: “Siamo disponibili a costituire un tavolo insieme ad imprese, professionisti e tecnici del settore per monitorare lo stato dei progetti già esistenti e interloquire in modo costruttivo con le strutture regionali, elaborando le soluzioni per rendere esecutivi il maggior numero possibile di progetti“. Infine, ha comunicato che si sta perfezionando, proprio in questi giorni, la stipula di una convenzione con il Commissario Delegato al rischio idrogeologico regionale, Maurizio Croce, per accelerare le procedure di avvio degli interventi legati al rischio idrogeologico compresi nel Patto per Messina, riducendo drasticamente i termini per l’assegnazione dei lavori.

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