Ausiliari del traffico e multe: valide solo quelle su strisce blu. Da annullare tutte le altre

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Pronti al ricorso al giudice di Pace, tra tanti italiani, anche gli automobilisti messinesi multati per avere lasciato la propria vettura in sosta in aree per le quali apporre la multa non è competenza degli ausiliari del traffico. Lo ha stabilito la Cassazione, con una sentenza che stanga la strategia dei Comuni che hanno inteso far cassa estendendo i poteri anche a chi non è vigile urbano: l’ausiliario del traffico. Il sindacato Orsa descrive dettagliatamente i passaggi relativi alla sentenza:

“Dopo l’errata applicazione della Legge Brunetta ai dipendenti ATM, per la quale il tribunale ha deciso il risarcimento economico ai lavoratori, arriva l’ennesima sentenza (Corte di Cassazione, sez. II Civile,
sentenza 15 gennaio – 16 febbraio 2016, n. 2973 ) che evidenzia la supponenza e l’incompetenza con cui è gestita l’azienda di trasporto pubblico di Messina. La citata sentenza si consuma in ambito della GTT di Torino a cui il Direttore Foti si ispira e chiarisce che tanto gli ausiliari del traffico quanto gli ispettori delle compagnie di trasporto pubblico locale hanno poteri limitati in materia di multe, le
sanzioni per violazioni al codice della strada sono, infatti, legittime esclusivamente se riferite a infrazioni sulle strisce blu (per gli ausiliari) o sulle strisce gialle (per gli ispettori). L’OR.S.A. Llo ripete da mesi.

Il Comune, dunque, non può emettere dei provvedimenti che stabiliscono regole differenti, accordando poteri più ampi agli ispettori della società di trasporto o agli ausiliari e autorizzandoli ad accertare anche le violazioni in materia di sosta su tutto il territorio comunale. Si vanifica così l’intento della direzione aziendale e della giunta comunale di fare cassa sostituendo i costosi Vigili Urbani con Ausiliari del traffico pagati molto meno e con contratti ancora vergognosamente part-time. Sia per la vicenda della Legge Brunetta che per l’estensione dei poteri agli Ausiliari del Traffico, l’OR.S.A. aveva preannunciato
ampiamente gli errori grossolani ma la proverbiale arroganza della direzione aziendale e dell’assessorato competente, che si confrontano solo con le controparti gradite, hanno confezionato l’ennesima figuraccia
destinata a produrre un notevole esborso di risorse pubbliche per risarcire i cittadini che legittimamente presenteranno giusto ricorso.

In buona sostanza hanno preso in giro gli ausiliari del traffico rispondendo all’annosa rivendicazione di contratto full-time con effimeri avanzamenti di parametro, peraltro, previsti dal Contratto Collettivo senza scenografiche selezioni, e li hanno riversati irresponsabilmente in strada a fare un lavoro oltre le loro competenze a costo zero.
Riassumendo: per l’errata applicazione della Legge Brunetta l’OR.S.A. ha adito le vie legali e vinto il contenzioso, periodicamente l’ufficiale giudiziario sequestra gli incassi di ATM per risarcire i lavoratori… In riferimento all’errata estensione dei poteri agli Ausiliari del Traffico abbiamo utilizzato fiumi di inchiostro per spiegare l’inapplicabilità dell’iniziativa e la Corte di Cassazione ha confermato la nostra tesi; è altresì in atto un contenzioso per il risarcimento economico ai lavoratori conseguente alla mancata distribuzione negli anni del vestiario, di cui una percentuale è stata pagata dai lavoratori senza averne usufruito, anche in quest’ultimo caso l’azienda si è arroccata sull’arroganza e non intende restituire il maltolto, poco male, quando il giudice si pronuncerà
saranno i cittadini a pagare gli interessi maturati, mica Foti e Cacciola. I recenti eventi dimostrano come i programmi della Giunta Comunale e della Direzione Aziendale siano fondati sul nulla, l’estensione dei poteri agli Ausiliari del traffico era fra i progetti volti a recuperare risorse per riconoscere l’orario full-time ai lavoratori e fare cassa in previsione del dimezzamento delle sovvenzioni comunali ad ATM che sono passati da 17 milioni agli attuali 14 milioni e presto saranno ridotti a soli 9 milioni annui ( solo per pagare gli stipendi servono circa 20 milioni all’anno) e mentre i contributi comunali vanno assottigliandosi le previste
entrate alternative crollano sotto le sentenze del tribunale. Che sia giunto il momento – conclude l’Orsa – per Foti e Cacciola di pensare a ragionevoli dimissioni?”

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  1. E’ mai possibile che siamo amministrati da gente incompetente? Oppure costoro pensano di fare cassa sperando che molti messinesi non facciano ricorso? Ma si può andare avanti così? Frase fatta,me ne rendo conto,ma cos’altro potrei e dovrei dire al riguardo?

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