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ATM: lunedì la messa in liquidazione dell’Azienda Trasporti Messina

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L’ATM è ormai giunta al capolinea. De Luca ha annunciato la messa in liquidazione dell’azienda trasporti di Messina. La decisione è stata presa dopo oltre tre ore di riunione con la dirigenza, ed organo di controllo, di ATM in merito alla situazione debitoria che è risultata, secondo il primo cittadino, irrecuperabile.

«Nel piano di riequilibrio finanziario per stessa ammissione del Presidente del collegio dei revisori dei conti, l’importo di €32.435.044,92 non rispecchia le reali perdite di ATM al 31 dicembre 2013 in quanto le perdite effettive a quella data erano circa 50 milioni di euro. Ho chiesto al Presidente del Collegio di relazionarmi in merito e di inviarmi tutti i verbali del collegio, per copia conforme, per il successivo inoltro alla Procura della Repubblica di Messina».

Cosa succederà adesso? Lunedì si procederà con la delibera di messa in liquidazione di ATM «in quanto il disastro quadro finanziario è’ peggiore di quello accertato qualche settimana fa», sottolinea De Luca, e «chi ha giocato sporco o vuole continuare a giocare sporco è’ giunto il momento che ne risponda di fronte all’autorità giudiziaria».

La delibera, naturalmente, dovrà essere votata dal Consiglio Comunale e se la proposta del primo cittadino riuscirà a strappare il SI del Civico Concesso si potrebbe iniziare quel percorso già annunciato diverse settimane fa che prevedeva la nascita di una società multi-servizi che De Luca aveva annunciato appena 5 giorni dopo essere diventato sindaco di Messina.

Il primo cittadino, infatti, dato incarico al Segretario generale di definire entro il 31 ottobre 2018 gli atti necessari ad avviare una società multi-servizi nella quale far confluire i servizi attualmente gestiti da ATM e AMAM.

Riprende forma, quindi, la possibilità di vedere a Messina, trasporto pubblico urbano e gestione servizio idrico confluire in una nuova società, nel rispetto di quel progetto basato sulla riduzione delle società partecipate e la riorganizzazione dei servizi ai cittadini.

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  1. Hanno recuperato 20 milioni di euro e non va bene? Ma sono impazziti?

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