Primo piano Cateno De Luca

ATM. De Luca dice basta alle accuse: «È una forma di pressione che rasenta la mafiosità»

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Una «forma di pressione che rasenta la mafiosità», così il sindaco di Messina Cateno De Luca commenta il comportamento di alcuni dipendenti ATM che, apparentemente, starebbero facendo ostruzionismo, rifiutando turni di straordinario o mettendosi in malattia, per spingerlo ad assumere i 74 lavoratori selezionati negli scorsi mesi tramite agenzia interinale.

Ma non solo. “Pressioni” e “intimidazioni” verrebbero anche dai sindacati che, a detta del primo cittadino, starebbero difendendo l’illegalità: «Mi sono stancato di subire minacce e avvertimenti da parte di queste 74 persone che mi accusano di averli fatti ingiustamente licenziare – ha scritto De Luca sulla sua pagina Facebook. Mi sono stancato di essere paragonato a un criminale sociale dai sindacati che continuano a dire falsità nella evidente loro connivenza».

E, infine, per l’appunto: «Mi sono stancato – ha aggiunto il primo cittadino – delle pressioni sindacali tendenti a difendere l’illegalità e ad alimentare l’odio di queste persone nei miei confronti».

«Ora basta con queste pseudo forme associative – ha proseguito. Non ho paura di minacce e intimidazioni. Visto che il buon governo viene scambiato per macelleria sociale invito il CdA di ATM a procedere alle denunce del caso all’autorità giudiziaria».

Quale sia esattamente il punto della questione che ha portato il Sindaco di Messina a scontrarsi con sindacati e lavoratori, è presto detto. Si tratterebbe di una questione che affonda le sue radici nell’Amministrazione Accorinti. In sostanza, secondo quanto spiegato dal primo cittadino attualmente in carica, nel marzo 2016 il segretario generale avrebbe stabilito che dal bilancio comunale sarebbero stati stanziati ad ATM 37 milioni di euro per il triennio 2018-2020, invece dei 50 milioni previsti dal piano industriale della partecipata. La Giunta allora in carica avrebbe poi approvato il bilancio comunale prevedendo per l’Azienda di trasporto pubblico un contributo di 37 milioni di euro.

Nel momento in cui il direttore generale di ATM, a luglio, ha inviato la documentazione per i 74 autisti da assumere tramite agenzia interinale, in pratica, l’Azienda si sarebbe trovata sotto di circa 13 milioni di euro. Quindi, secondo quanto spiegato dal sindaco De Luca, non ci sarebbe la copertura finanziaria per portare avanti le procedure in questione.

Da qui, le accuse e le critiche nei confronti del primo cittadino da parte di organizzazioni sindacali e lavoratori: «L’ATM – ha commentato aspramente il Sindaco – ha operato in violazione delle regole contabili per assumere amici e partenti della politica e delle organizzazioni sindacali».

«Se i sindacati – ha concluso De Luca – vogliono continuare su questa strada facciano pure. Vuol dire che intendono continuare a essere complici dell’illegalità».

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