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Anffas “sfrattata”: a rischio dipendenti e assistenza

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Svolge un’attività preziosa e indispensabile per le famiglie interessate, ma dal 30 giugno scorso, l’Anffas di Messina, Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali, non ha più una sede. È scaduto, infatti, il contratto di locazione e la indisponibilità di proroga da parte della proprietà, “Padri Rogazionisti Cristo Re”, preoccupa fortemente il Consiglio di Amministrazione, le famiglie interessate ed i lavoratori dipendenti. A prendere posizione è stata la Cisl Funzione Pubblica che ha scritto al Sindaco, al Prefetto e al Direttore Generale dell’Asp 5 per porre l’attenzione su una situazione di grande difficoltà per una Associazione che svolge un ruolo e una funzione importante a supporto delle famiglie nel difficile compito di accudire i loro fragili congiunti.

È una certezza l’impegno continuo profuso dai lavoratori del settore, dalle famiglie e dal Consiglio di Amministrazione – hanno sottolineato il segretario generale della Cisl Fp Messina, Calogero Emanuele e la segretaria provinciale Paola Zito – Ma purtroppo, il serpeggiante clima di incertezza, legato al concreto rischio di essere “sfrattati” senza alcuna certa e valida alternativa, non solo occupazionale, preoccupa non poco. Riteniamo che la questione vada affrontata in maniera compiuta per scongiurare il serio rischio di compromettere e dismettere un delicato e particolare servizio reso in favore di soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali oltre che a dover subire una negativa ricaduta occupazionale con la conseguenza di perdita di posti di lavoro.

Sono, infatti, 22 i lavoratori impegnati con l’Anffas e la Fp Cisl ritiene che sia arrivato il momento di dare stabilità a un Centro che offre opportunità assistenziali e riabilitative a persone che ne hanno estremo bisogno e che può ambire a diventare una casa per il “dopo di noi”.

Occorre individuare con urgenza dei locali funzionali allo scopo e dare risposte concrete a tutti coloro che sono coinvolti, disabili, famiglie e lavoratori”, hanno scritto i rappresentanti della Cisl Funzione Pubblica al sindaco Accorinti, invitandolo a farsi promotore della convocazione di apposito incontro tra Consiglio di Amministrazione, Organizzazioni Sindacali ed Enti coinvolti per scongiurare la sospensione dell’attività. Al Prefetto, invece, la Cisl Fp ha chiesto di vigilare e monitorare la problematica e di assumere ogni iniziativa in merito ritenuta utile, non escludendo la convocazione di un tavolo prefettizio.

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