Agende Rosse

Anche Messina ha le Agende Rosse. Il movimento intitolato a Graziella Campagna

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Agende RosseAnche Messina ha il movimento delle Agende Rosse. Oggi la presentazione con l’annuncio dell’intitolazione del gruppo messinese a Graziella Campagna, la ragazzina di Saponara uccisa dalla mafia nel 1985 e che soltanto nel 2004 ha avuto giustizia quando sono stati condannati i colpevoli Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera con la conferma dell’ergastolo nel 2008 dai giudici della corte d’assise d’appello di Messina.

A parlare nella sala Ovale di Palazzo Zanca anche il fratello di Graziella Campagna, Pasquale, che ha detto: “Chiedo, in questo caso al Comune, che associazioni come le Agende Rosse vengano sostenute attraverso la concessione dei beni confiscati alla mafia, noi negli anni abbiamo rifiutato come famiglia qualsiasi forma di aiuto mantenendo quella dignità che ci ha sempre contraddistinto, siamo stati lontani dai riflettori ma siamo andati a parlare di Graziella nelle scuole, vorrei che Graziella fosse ricordata agli studenti e per questo desidero coinvolgere le scuole in un incontro al Palacultura”. Richiesta che il sindaco Accorinti, presente, ha accolto.

Il primo cittadino: “Il cambio anche nella lotta alla mafia, come ho sempre detto, dev’essere morale, culturale, e partire dalle scuole, dall’educazione alla legalità, c’è ancora tanto da fare anche se i tempi sono cambiati rispetto a quando parlare di questi argomenti nelle scuole, decenni fa, faceva rischiare pure il posto di lavoro”.

Il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello ha annunciato che insieme alla collega Donatella Sindoni presenterà al Consiglio una proposta affinché venga intitolata a Graziella Campagna la sala del Consiglio comunale o quella della Commissioni. “Spero che il Consiglio voti all’unanimità l’atto” – ha affermato Zuccarello.

Il Movimento delle Agende Rosse nasce su iniziativa di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ed è costituito da cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce sulla strage di Via D’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992 dove furono uccisi Paolo Borsellino e gli agenti di Polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli. @Acaffo 

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