Accorinti sopralluogo Amam Fondo Saccà

Anche il bilancio Amam fermo al palo mentre la Corte dei Conti bacchetta pure i primi sei mesi 2013

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Accorinti sopralluogo Amam Fondo SaccàLa Corte dei Conti non risparmia anche la gestione Croce al Comune. Ieri in conferenza dei capigruppo è giunta l’ennesima nota dei giudici contabili che hanno rilevato una serie di criticità nei primi sei mesi dell’amministrazione guidata dal commissario Luigi Croce che hanno anticipato le elezioni e l’insediamento della giunta Accorinti. I rilievi negativi della Corte proseguono anche per il 2013. Intanto è sempre fermo al palo il bilancio 2012 dell’Amam. La consigliera del gruppo misto Antonella Russo ha inviato un’interrogazione in cui segnala che da parecchi mesi risulta approvata dal CdA della società Amam Spa la bozza di bilancio per l’esercizio 2012, trasmessa all’Ente proprietario, Comune di Messina, per il suo esame e la sua approvazione. La Russo ha sottolineato i continui rinvii dell’amministrazione a dare via libera al bilancio. 

In particolare – come descrive la Russo – sono state convocate le seguenti assemblee: quella del 25.10.2013, rinviata senza specifiche motivazioni ad altra data; quella del 27.11.2013, rinviata dall’amministrazione comunale nonostante il Collegio sindacale dell’Amam Spa avesse evidenziato a verbale l’inesistenza di cause ostative che potessero giustificare la mancata approvazione del bilancio consuntivo 2012, o anche il solo rinvio della riunione assembleare; quella del 06.12.2013, rinviata dall’Amministrazione comunale a causa dell’esistenza di presunti disallineamenti contabili con il bilancio comunale; quella del 13.12.2013, rinviata senza alcuna motivazione, ed il cui rinvio non è stato neanche comunicato al collegio sindacale Amam, che si è presentato all’assemblea poi non tenutasi; quella del 17.12.2013, andata deserta per assenza del socio (Comune di Messina), nonostante regolare convocazione.

In ultimo, risultano convocate le assemblee finalizzate all’approvazione del bilancio 2012 dell’Amam Spa, su indicazione del Comune di Messina, per le date del 15.04.2014 e del 17.04.2014, entrambe andate deserte.

“Il 20 marzo scorso – si legge nell’interrogazione – era stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Amam Spa il piano economico finanziario decennale, che dovrà essere adottato per i prossimi anni, ed il cui contenuto sarà inserito, nell’ambito della gestione delle società partecipate, nel piano di riequilibrio finanziario del Comune di Messina;

— CHE tale piano finanziario è stato oggetto di consistenti documentate critiche da parte del Collegio sindacale Amam, giusto verbale n. 9/2014, dello scorso 21 maggio 2014, trasmesso, tra gli altri, al Comune di Messina.

Dalla lettura di tale verbale emergono tutta una serie di dubbi, derivati dal fatto che tale piano pluriennale economico finanziario pare basato su generiche valutazioni, non condivise dal Collegio medesimo, con particolare riferimento alle parti dove si prevede di garantire una adeguata remunerazione al socio con dividendi stimati in oltre € 30.000.000, nel periodo 2013/2022, in un contesto aziendale in cui esistono particolari situazioni debitorie che non risultano in atti definite.

— CHE dalla lettura di tale piano economico finanziario si evince che lo stesso è basato, stranamente, proprio sui dati della bozza di bilancio 2012, che il Comune di Messina non ha inteso ad oggi approvare, e ciò rappresenta un grave e preoccupante scollamento tra la politica finanziaria dell’Azienda e quella del socio proprietario. Invero, da un lato lo stesso Comune non approva il bilancio 2012, senza fornire adeguate motivazioni in merito, e causando, con ciò, delle negative conseguenze “a cascata” sull’Azienda partecipata, come ad esempio la mancata approvazione del successivo bilancio consuntivo del 2013, i cui termini di approvazione risultano già scaduti, e dall’altro considera valevoli ed attuabili per i prossimi dieci anni, anche ai fini del piano di riequilibrio comunale, i dati contabili risultanti dal piano economico finanziario decennale dell’Amam, basato proprio sui dati scaturiti dal bilancio 2012, che il Comune stesso non intende approvare.

–CHE nel corso di diverse sedute di commissione consiliare lo scrivente consigliere ha chiesto sia all’Assessore alle Partecipate, sia al Direttore/Segretario Generale del Comune di Messina il motivo di tale mancata approvazione di bilancio, senza però ottenere alcuna esauriente risposta;

RITENUTO

Che la stessa Corte dei Conti, sezione di controllo per la regione Siciliana, nella sua verifica ai sensi dell’art. 148 Tuel, effettuata con deliberazione n. 68/2014, pervenuta al Comune di Messina in data di ieri, 29 maggio 2014, ha stigmatizzato tutte le inadempienze dell’Ente e, in riferimento alle società partecipate ha evidenziato la mancata individuazione degli obiettivi gestionali per le società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al fine di consentire il dovuto controllo sulle società partecipate non quotate, ai sensi della vigente normativa in merito; ed ha anche rimarcato la mancata stipula di contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali è affidata la gestione di servizi pubblici locali;

ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA

INTERROGA

LE SS.VV. AL FINE DI CONOSCERE:

 I MOTIVI PER I QUALI FINO AD OGGI NON SI E’ POTUTA SVOLGERE REGOLARMENTE L’ASSEMBLEA TRA ENTE COMUNALE, QUALE SOCIO, E AMAM SPA, QUALE SOCIETA’ PARTECIPATA, FINALIZZATA ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2012, I CUI TERMINI SONO SCADUTI DA NOTEVOLE TEMPO, E I MOTIVI DI TALE MANCATA APPROVAZIONE;

I MOTIVI PER I QUALI NON E’ STATO DATO RISCONTRO ALLE VARIE RICHIESTE DI CHIARIMENTI AVANZATE DAL COLLEGIO SINDACALE DELL’AMAM SPA;

I MOTIVI PER I QUALI SI RITIENE CHE ESISTANO DEI DISALLINEAMENTI TRA LE PARTITE CREDITORI-DEBITORI ESPOSTI NEI BILANCI DELL’AMAM E DEL COMUNE DI MESSINA, CHE RISULTEREBBERO ASSERITAMENTE DISALLINEATI; CON ESPRESSA RICHIESTA DI POTER CONOSCERE IL DETTAGLIO ANALITICO DI TALI PARTITE CREDITORI-DEBITORI NEI RISPETTIVI BILANCI;

SE E’ VERO CHE NEGLI ANNI PASSATI TUTTI I BILANCI AMAM SPA HANNO AVUTO UNA REGOLARE CONTINUITA’ CONTABILE NEI VALORI ESPOSTI, E SE E’ VERO CHE GLI STESSI BILANCI AMAM SONO SEMPRE STATI APPROVATI DAL COMUNE DI MESSINA, TRANNE QUELLO 2012 E, CONSEGUENTEMENTE, QUELLO SUCCESSIVO DEL 2013;

SE IL COMUNE DI MESSINA, QUALE SOCIO AZIONISTA DELL’AMAM SPA, HA APPROVATO O NO IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO DECENNALE DELIBERATO DALL’AMAM SPA IN DATA 20.03.2014, E COME I SUOI DATI CONTABILI SONO STATI INSERITI NEL PIANO DI RIEQUILIBRIO DECENNALE DEL COMUNE DI MESSINA;

SE IL COMUNE DI MESSINA INTENDE PRENDERE PROVVEDIMENTI IN MERITO ALLE NUMEROSE PERPLESSITA’ MOSTRATE DAL COLLEGIO SINDACALE SUL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO DECENNALE DELL’AMAM SPA;

SE QUANTO OGGETTO DELLA PRESENTE INTERROGAZIONE RIENTRA TRA I GRAVI  ELEMENTI DI CRITICITA’ DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DEL COMUNE DI MESSINA RELATIVAMENTE A QUANTO DENUNCIATO DALLA CORTE DEI CONTI IN MERITO ALLA GESTIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE, CON DELIBERAZIONE N. 68/2014 DEL 29 MAGGIO 2014.

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