A-18, Faraci risponde a Barbagallo:”Fatti progetti per 125 mln di euro per migliorare l’autostrada”

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Ammonta a 125 il costo dei progetti inseriti all’interno del Patto per il Sud del 2016, giudicati immediatamente cantierabili presentati dal Cas, che hanno come oggetto l’ammodernamento e la messa in sicurezza della A-18.

Alle accuse, Rosario Faraci risponde con i fatti, anzi, con i progetti, dopo la nota inviata il 15 febbraio scorso da parte dell’onorevole Alfio Barba gallo,  che aveva etichettato come “indecenti” le condizioni dell’autostrada A-18 Messina-Catania, paragonandola ad una “groviera”.

Il  presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, ricorda a Barbagallo le precarie condizioni finanziarie in cui versa l’Ente:” Oggi il CAS deve far fronte anche alla situazione finanziaria determinata negli anni che non riguardano questa Amministrazione con un contenzioso notevole ed una esposizione debitoria importante da quello causata. Negli ultimi 4/5 anni le Direzioni e gli uffici tecnici, anche a seguito di specifici atti d’indirizzo, hanno garantito l’ordinaria gestione, tant’è che l’intera rete autostradale (non soltanto la Messina-Catania) è transitabile in sicurezza, anche se nello stato di fatto a tutti noto. Non ho remore nell’affermare che le tre datate autostrade Messina-Palermo (i primi appalti risalgono al 1969), Messina-Catania (la costruzione è iniziata nel giugno 1965 e l’intero tracciato è stato aperto a! traffico nel 1971) ed i 45 km in esercizio della Siracusa-Gela (il primo tratto è stato aperto nel 1984) hanno bisogno di un vigoroso rifacimento strutturale perché la nostri rete autostradale si ponga a livello delle altre concessionarie italiane”.

Faraci parla dei progetti futuri su cui il Cas punta per rendere il sistema autostradale siciliano più moderno ed efficiente:” Nonostante la impossibilità finanziaria di affrontare in un solo tempo la ristrutturazione dell’intero tracciato, i nostri uffici hanno approntato, in parallelo ai lavori ordinari, una serie di progettazioni immediatamente cantierabili, di recente inseriti nel Patto per il Sud per importo complessivamente superiore a 125 milioni di Euro. Nel contempo hanno, pure, predisposto una serie di interventi a breve e medio tempo per la Messina-Catania. Alcuni di essi per responsabilità istituzionale nei confronti del G7 (fondi a carico del Consorzio). In ultimo tengo a sottolineare le difficoltà obiettive nelle quali si è costretti ad operare con una pianta organica che prevede oltre 700 unità ed un personale effettivo con il passare del tempo ridotto a meno di 400 in ragione dei pensionamenti maturati e dell’impossibilità di procedere a nuove assunzioni. Tanto per la verità”.

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  1. La colpa è sempre di quelli che c’erano prima. Sono stati spesi 180 milioni? dove sono finiti, certo non per riparare la mulattiera A18, il bello è che paghiamo per percorrere una strada vergognosa.

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